Parallelamente all\’incontro dei ministri del Commercio dell\’Ue per definire le posizioni negoziali da attuare al prossimo vertice dell\’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) di settembre, più di cento ong europee hanno promosso un controvertice «per esprimere le esigenze della società civile». Sabato si è svolto all\’Università di Palermo un incontro internazionale dei promotori della campagna \”Questo mondo non è in vendita\”. Al tavolo dei relatori si sono alternati, fra gli altri, Calre Joy del World devolopment movement, Ziad Abdel Samad, rappresentante delle ong arabe e Christian Boisgontier del Coordinamento contadino europeo. Fra gli oggetti principali di discussione: l\’accordo multilaterale sugli investimenti, il fenomeno del dumping che l\’Europa fa nei confronti dei paesi poveri e del rapporto fra i poteri delle multinazionali e le politiche dell\’Ue.
Nella mattina di domenica Greenpeace ha consegnato al commissario dell\’Ue per il Commercio Pascal Lamy 25 sacchetti (tanti quanti i paesi dell\’Unione \”allargata\”) contenenti soia geneticamente modificata della multinazionale americana Monsanto, chiedendo che vengano restituiti alla sua controparte statunitense Robert Zoellick. È probabile infatti che gli Stati uniti continueranno a fare pressione sull\’Europa, attraverso il Wto, per imporre gli ogm. «A Cancun i ministri europei del Commercio devono far capire agli Usa che il Wto non dovrebbe aver nulla a che fare con gli ogm» ha detto Sebastian Risso di Greenpeace.
Una delegazione del controvertice si è poi spostata all\’ingresso del Palazzo dei Normanni per incontrare i ministri europei al loro arrivo. Antonio Tricarico, responsabile della campagna \”Questo mondo non è in vendita\”, ha consegnato al viceministro italiano Adolfo Urso i documenti con le richieste delle organizzazioni non governative europee per Cancun. Urso, che ha detto di essere interessato alle tematiche sollevate dai new global, ha ricambiato regalando il suo libro Euroglobal. «Il mandato del commissario Lamy risale al 1999, prima ancora della terza ministeriale di Seattle – ha affermato Antonio Tricarico – Oggi il contesto sociale ed economico è profondamente mutato e l\’agenda della commissione europea a Cancun non è sostenuta dai cittadini dell\’Ue. Il mandato negoziale di Lamy deve essere revisionato».
Testo di Eugenio Orso
Tratto da: www.lanuovaecologia.it
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